23 Gennaio 2019

Banca Valsabbina a sostegno delle comunità del Burkina Faso

In Burkina Faso, almeno 15 milioni di persone (il 25% sono bambini) vivono praticamente senza acqua.
Ma sotto terra l’acqua buona c’è, anche a 40, 50 o 100 metri di profondità.
Per portarla in superficie, però, servono almeno 7.000 euro.. ed un operaio locale ne guadagna circa un centinaio al mese.

Fortunatamente qualche associazione si impegna a scavare pozzi da mettere a disposizione della popolazione locale, delle scuole, delle famiglie e dei loro animali.
Pozzi che vanno manutenuti e il cui funzionamento va spiegato con pazienza agli abitanti del posto.
Ecco perché anche quest’anno Banca Valsabbina ha deciso – attraverso il Consorzio Banche Popolari Co.Ba.Po. – di aiutare l’associazione Solidaid Onlus a rimettere in funzione i pozzi danneggiati o in secca, verificando la qualità e la capienza delle riserve d’acqua sottostante.

Quest’anno abbiamo contribuito al ripristino di alcuni pozzi di acqua potabile in panne da mesi:

  1. il primo nel villaggio di Salogo, che pesca acqua ad una profondità di 45 mt e serve una comunità di ben 1200 persone, oltre ai loro animali da pascolo (capre, pecore e zebù)
  2. il secondo pozzo nel villaggio di Koudmì, che pesca acqua potabile a 54 mt, servendo 950 persone e i loro animali, oltre che i coltivatori di importanti ortaggi quali cipolle, aglio, pomodori, insalata e peperoni.

Di questi tempi il Burkina Faso è spesso oggetto di attentati e sequestri da parte di gruppi terroristici più o meno organizzati, quindi sono pochi gli aiuti in arrivo. Ma questo popolo vive soprattutto di aiuti esterni da parte di Ong e Onlus, pertanto continua a trovarsi in grave difficoltà.

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